Big bang, viaggi nello spazio, buchi neri, singolarità gravitazionale, alieni, collisioni astrali e l’inevitabile fine dell’universo. Il debutto solista della cantante metal, apprezzata in tutto il mondo, Linnéa Vikström, spazia dalla scienza attuale alle questioni eterne e filosofiche inerenti l’inizio, la fine e la vita al di là del nostro pianeta.
Come cantante dei fenomeni svedesi del metal sinfonico THERION, Linnea Vikström vanta già fan in tutto il mondo, ma nel momento in cui debutta come solista col nome QFT (Quantum Field Theory) incontriamo un lato completamente nuovo di quest’amata artista.
Il secondo singolo dell’album si intitola “Big Bang” ed è disponibile da oggi, 13 aprile, su Despotz Records.
“La prima versione di ‘Big Bang’ era parecchio diversa da quella che poi abbiamo registrato. C’era un verso completamente differente che abbiamo deciso di togliere e sostituire con una nuova melodia. ‘Big Bang’ non è solo una canzone sull’inizio dell’universo, ma anche un omaggio al metodo scientifico”, racconta Linnéa Vikström dei QFT.
“Live In Space” è disco sull’universo dinamico e musicalmente diversificato, in cui le dieci tracce sono legate assieme dall’enorme estensione vocale e dalla chiara visione di Linnéa. Il risultato è un dettagliato viaggio attraverso lo spazio e il tempo, che non lascerà nessuno indifferente. “Live In Space” è un album in cui tanto la musica quanto i testi offrono molto da scoprire.
Sotto la supervisione del leggendario ingegnere del suono svedese Lennart Östlund (ABBA, Led Zeppelin ecc.), “Live In Space” è stato praticamente registrato in presa diretta. Con i musicisti Georg Härnsten Egg (batteria), Jonathan Olsson (basso) e Mano Lewys (chitarra), Linnéa Vikström ha avuto bisogno solo di poche registrazioni. Al momento dell’ascolto, non si direbbe mai che l’album, fatta eccezione per alcuni cori aggiuntivi, sia stato registrato in presa diretta, anzi “Live In Space” suona come il prodotto di sessioni in studio lunghe e onerose.
I dischi più grandiosi in assoluto sono quelli da scoprire e riscoprire in continuazione; sono quei dischi così solidi da avere dettagli molteplici, sfumature e aspetti che possono sempre apparire completamente nuovi. “Live In Space” dei QFT è uno dei quei lavori.