L’artista solista drone/sperimentale MAULÉN pubblica il nuovo incredibile singolo “Sirjatan”. La prima parte dell’EP “El miedo de amar’ è uscito oggi!

Oggi l’artista solista drone/sperimentale MAULÉN ha pubblicato la prima parte del suo incredibile EP, “El miedo de amar”.

La seconda traccia del nuovo EP, “Sirjatan”, è un brano scuro e ambient con un’atmosfera che fa pensare che qualcosa stia per andare molto male, presto. “Il testo parla della persona che mi ha salvato la vita e mi ha aiutato a superare l’abuso di sostanze stupefacenti. Mi ha portato nel suo cuore quando ero la versione peggiore e più distrutta di me stesso“. La canzone vede la partecipazione di Lea Alazam (Besvärjelsen) che esegue un canto struggente in arabo, sperimentando il flusso di parole in una nuova lingua.

Ascolta la canzone qui: https://icea.ffm.to/elmiedodeamar

In precedenza è stato svelato il primo singolo, “Rostro”, un accattivante inno di quasi dieci minuti. Ibarra commenta: “Questa è stata la prima canzone che ho scritto per questo album nel 2019. Il testo parla di un legame che ho avuto con una persona che in pochi giorni è sparita per sempre dalla mia vita.  La canzone è un lento e bellissimo monolite in persiano con Behzad Barazandeh alla voce. Con un mood epico e malinconico, la canzone ti conduce in un viaggio verso l’interno, verso la tua oscurità interiore”.

Nato da un’idea del compositore/musicista/artista Carlos Ibarra (ex AGE OF WOE), Maulén collabora con una moltitudine di artisti per creare arte con l’ambizione di manifestare qualcosa di unico, bello, strano e affascinante. “Maulén” è il cognome di sua nonna, un membro del popolo Mapuche in Cile, e si traduce “una valle umida”.

“El miedo de amar pero igual lo hago”, traducibile come “la paura di innamorarsi ma lo faccio lo stesso”, sarà pubblicato come EP in due parti a inizio 2023 su Icons Creating Evil Art.

Carlos Ibarra ha iniziato la sua carriera come chitarrista e compositore in varie band locali prima di raggiungere l’infamia e la notorietà in tutta la scena metal e punk europea come chitarrista/cantautore/produttore del gruppo death metal Age Of Woe. Con loro ha registrato due album e due EP: “Inhumanform” (Suicide Records, 2013) e “An Ill Wind Blowing” (War-Anthem, 2016). Ha pubblicato musica anche con i Terrorstat, una band con membri dei Walk Through Fire e dei Serpent Omega, e con i Wefring con membri di The Leather Nun, Exhale e Psycore, tra gli altri.

Nel 2019, dopo aver trascorso un anno a comporre materiale, Ibarra ha iniziato a lavorare a un disco solista. Ha registrato la musica in una cisterna sotterranea abbandonata da quasi cento anni e situata a venti metri sotto una piccola collina di Göteborg, in Svezia. Si dà il caso che questa cisterna abbia dei magici riverberi naturali che durano fino a diciotto secondi. Lavorare in questo luogo è stata una vera sfida: l’elettricità era limitata, era umido, freddo e pieno di topi e ragni. Non molti ingegneri del suono lo farebbero, ma Carlos Sepulveda (Psycore, Leather Nun) è stato all’altezza del compito. Per quattro magici giorni, Sepulveda e il batterista Stefan Johansson (Abrovinch, Jimmy Ågren) hanno lavorato in questo ambiente incantevole.

L’anno successivo, Ibarra si è recato nel deserto del Thar, in India, per trovare la pace e la serenità necessarie a scrivere i testi di queste canzoni, ma è rimasto bloccato lì durante lo scoppio della pandemia Covid-19. Questo fatto è stato di grande ispirazione per i testi del suo prossimo album: “El miedo de amar pero igual lo hago”. Il disco tocca i temi della perdita, dell’eredità e del senso di appartenenza o meno con testi cantati in spagnolo, polacco, arabo, persiano e francese.

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